Sono molte le famiglie che ormai negli ultimi anni si sono informate sui documenti per cremazione, visto che si parla di una pratica sempre più diffusa in Italia, e che si può effettuare nelle strutture autorizzate, che coincidono di solito con le organizzazioni delle aree cimiteriali.
Parlavamo di pratica e ci riferiamo ovviamente al corpo di un defunto che invece di essere sepolto verrà appunto cremato. Nello specifico quello che succederà è che il corpo verrà messo nel forno crematorio, per poi essere ridotto in cenere con un processo di combustione. Dopo qualche ora le ceneri saranno separate da alcune parti metalliche come per esempio protesi occhio e chiodi della bara, per poi essere raccolte e sigillate dentro un’urna che sarà poi consegnata ai parenti. Una cosa importante da sapere è che per procedere alla cremazione è indispensabile l’attestazione del defunto di farsi cremare. Questa attestazione può avvenire in diversi modi e cioè attraverso un testamento registrato dal notaio oppure uno olografo, e cioè scritto di proprio pugno dal defunto prima di morire e che avrà la data e la firma. Oppure ci si può iscrivere a un’associazione pro cremazione che viene riconosciuta o a una società sempre legata alla cremazione. Tuttavia quest’ultima soluzione comporta il pagamento di una quota d’iscrizione che può essere annua, oppure una tantum, e implica la compilazione anche di un modulo che verrà scritto a mano. In ogni caso può essere possibile anche indicare la volontà di far disperdere le ceneri o affidarle a un amico parente o partner. L’iscrizione a un’associazione o a una società pro cremazione non è banale perché permette di far rispettare la volontà del defunto, anche in caso di opposizione da parte dei parenti. Altre cose da sapere sulla cremazione Quindi possiamo dire che se il defunto era iscritto a una di quelle società o associazioni, i familiari dovranno informare le imprese incaricate al servizio funebre, che si occuperà di sbrigare tutte le pratiche che servono in questi casi per attivare la procedura presso un ufficio Municipale. Se invece questa volontà non è stata comunicata per iscritto può essere riferita dal partner In caso di unione civile oppure dal coniuge, o se loro non ci sono, dal parente più prossimo fino a sesto grado. Però se ci dovessero essere più parenti allo stesso grado e magari non tutti sono d’accordo la decisione sarà presa, tenendo presente il parere della maggioranza assoluta dei familiari dello stesso grado. In questo caso succede che la manifestazione del desiderio del defunto cremato sarà resa davanti all’ufficiale di stato civile nel comune di residenza del defunto quando era in vita, o nel comune di residenza di chi sta dichiarando. Per quanto riguarda i costi della cremazione diciamo che in linea di massima si parla di un servizio pubblico il cui prezzo si aggiunge al costo del funerale completo, al di là se sarà religioso o ‘laico. Il prezzo varia in base al crematorio però c’è una tariffa ministeriale che non si può superare e cioè 509,03 più IVA che può essere adeguato ogni anno in base al tasso di inflazione.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Cremazioni Roma data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)